Exilles-Monte Jafferau 2815m, Monte Pramand 2163m

Il percorso ai Monti Jafferau e Pramand è un itinerario di grande soddisfazione: vuoi per i bellissimi panorami ad ampio raggio di questa valle, le alte quote che si possono raggiungere, ma soprattutto la Grande Storia che qui dalle fine dell’800 la fa da padrona. Ardite strade militari e fortificazione a difesa sia del versante italiano che di quello francese, hanno inciso tutti i versanti di queste aspre montagne. Si sale lungo la strada militare 79 Fenil - Pramand - Föens - Jafferau.

La galleria dei saraceni

Località di partenza: Piazzola sopra Exilles 1080m
Quota massima raggiunta: 2815m
Distanza: 48km (A/R)
Dislivello totale: 1930m
Difficoltà: BC
Ciclabilità: 100 %
Cartografia:
Fraternali editore 1:25.000 Val di Susa, Val Cenischia, Rocciamelone, Val Chisone n° 3
Bibliografia: Mountain Bike in Piemonte
Tipo percorso:
asfalto (22 km 80%- sterrato 5km 20%)
Effettuato il: 12 Agosto 2013

 

Accesso stradale

Da Torino raggiungere una piazzola prima del bivio per Eclause e lasciare l'auto.

Descrizione Percorso

Salire lungo la strada militare Strada militare 79 Fenil - Pramand - Föens - Jafferau. Dopo aver lasciato la strada statale del Monginevro nei pressi di Pont Serrand, tra Exilles e Salbertrand, la strada giunge alla frazione di Fenil ove era ubicato il primo dei 4 forti collegati. La carrozzabile dopo una dozzina di km arriva al Colletto Pramand 2087m ove si apre lo scenario bellissimo delle rocce delle Alpi Cozie. Una deviazione a sinistra porta al Forte Pramand che visiteremo al ritorno. Proseguire in salita entrando nella suggestiva "Galleria Seguret", completamente buia, con acqua in molti punti, finalmente riaperta al traffico (2020), che sbuca sul sentiero che arriva al Forte al Seguret. Fu costruita per prevenire il costante crollo di massi sulla strada dalle pendici del Monte Seguret: anche chiamata "Galleria dei Saraceni" (dal nome delle grotte presenti sul monte Seguret) è lunga 876 metri, a forma di U e in fondo naturale. Proseguendo la salita, si arriva a un tornante dove si apre una magnifica vista sulle Grotte dei Saraceni, caratterizzate dal tunnel di circa 900m che transita sotto il Monte Seguret appena percorso.

Proseguire verso il col Basset, la strada per il valico diviene meno tremenda di quanto appare e il panorama sulla Valfredda, sulla cima Galambra e sul Monviso in lontananza rincuorano. Continuare sino a perdere un pò di dislivello giungendo nei pressi del grosso baraccamento alla Colletta Jafferau. Gli ultimi tornanti sono veramente duri: il fondo presenta pietre messe di traverso che sporgono dal terreno e che costringono a procedere ad andatura ridotta per evitare di sobbalzare troppo. In cima la vista è a 360° gradi. La batteria posta a 2775m è la seconda più alta delle Alpi dopo la Batteria dello Chaberton, ora in territorio francese presso il Monginevro. Del forte vero e proprio non resta praticamente nulla; sono ancora ben visibili le postazioni degli 8 cannoni posti sulla sommità del forte stesso ma il muro di cinta è pressoché sparito nella sua interezza, eccezion fatta per il portale d'ingresso, parzialmente visibile (tranne il ponte levatoio, non più presente) mentre in discrete condizioni sono ancora la polveriera ed i locali spolettamento, posti al termine della strada militare.

 

Ritorno

Per la via di salita; dopo la galleria dei Saraceni raggiungere con circa 100m di salita il Forte Pramand, Il forte fu l'ultimo forte ad essere stato costruito nella conca di Bardonecchia (dopo il Forte Bramafam e Forte Föens). Il forte era dotato di 4 cannoni protetti da una cupola di acciaio spessa oltre 15 cm che poggiava su sfere che le permettevano una rotazione di 360° per battere la Valle della Dora di Cesana e la conca di Bardonecchia.

 

La caserma Seguret e il Pramand

 

Il forte Pramand

 

Foto 2021
Traccia GPX

 


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