Colle Fauniera 2481m (Pradleves, Castelmagno, Colle Fauniera, Colletto)

Itinerario ciclistico estivo caratterizzato da pendenze elevate e difficoltà tecniche, ripagate dalla presenza di maestosi panorami alpini. Il grande ciclismo ha puntato i riflettori sul Fauniera (2481 m) in occasione della 14° tappa del Giro d’Italia del 1999, con il memorabile attacco di Pantani, maglia rosa a fine giornata. E proprio in memoria del campione romagnolo è stato posizionato sulla sommità del colle un cippo in marmo nero. La particolarità di questa meta sta nella sua triplice possibilità di accesso: attraverso la scalata dal Vallone dell’Arma (Valle Stura), attraverso la dura e selvaggia salita dalla Valle Grana sulla quale veglia il secolare Santuario di San Magno o, dalla Valle Maira passando per il Colle d’Esischie.

Località di partenza: Pradleves 820m (valle Grana)
Quota massima raggiunta: Colle Fauniera 2481m
Distanza: 44km
Dislivello totale: 1600m
Difficoltà fisica: 2/5; Difficoltà tecnica: 1/5

Ciclabilità: 100 %
Cartografia: IGC 1:50.0000 Valli Maira Grana Sturai n° 7;
Bibliografia:
Tipo percorso:
asfalto (44 km - 100%)
Effettuato il: 08 Settembre 2022

 

Accesso stradale

Da Cuneo si raggiunge Caraglio e si prosegue fino a Pradleves, dove si parcheggia nel piazzale del cimitero, all'inizio del paese.

Descrizione Percorso

Da Pradleves 822m si percorre la circonvallazione attraversando il paese, quindi si attraversa il torrente e si penetra in moderata ascesa nelle strette e gole formate dal torrente Grana; si attraversa più volte il torrente e dopo una breve semigalleria si scopre che la valle procede con strette e tortuose anse tra pareti coperte di fitta vegetazione mentre la pendenza diventa progressivamente più impegnativa. Al termine delle gole, presso le prime case, si affronta un ripido tornante, dopo il quale appare la frazione di Colletto 1272m, appollaiata come nido d'aquila ai piedi di un roccione; vi giunge una breve diramazione dal successivo tornante. Alla confluenza di una valletta laterale sorge Campomolino 1141m, sede del comune di Castelmagno; in corrispondenza dell'incrocio la strada si impenna e sale molto ripida fino ad un tornante nella valletta laterale prima di ritornare nella valle principale sempre con forti pendenze. Il tracciato si snoda lungo il roccioso e ripido versante settentrionale della valle,la pendenza si mantiene sempre ripida. Si affrontano due tornanti; dopo il secondo si percorre uno dei tratti più duri con pendenze che raggiungono il 18% ed una curva micidiale di fronte alla cappella di San Bernardo di Mentone. Con pendenza miore si raggiunge Chiotti 1542m e si affrontano due tornanti; dal secondo un sentiero raggiunge la chiesetta di Sant'Anna. Si procede con pendenza moderata e si incontra un breve falsopiano prima di riprendere la dura ascesa entrando nell'ampia conca dominata dal Santuario di San Magno. In forte ascesa si passa tra le case di Chiappi 1661m, poi si affronta un altro tratto duro ai piedi del Santuario; con due duri tornanti si arriva al Santuario di San Magno 1761m, il cui nucleo primitivo del XV° secolo è inglobato nell'ampia chiesa del 1710; una breve diramazione raggiunge il piazzale (consigliabile la visita). Proseguire lungo la strada, superando il rifugio Maraman. Dopo un tratto duro si incontra un pezzo di dolce salita mentre il tracciato effettua una leggera diversione per superare il torrente che scende dalla valletta laterale che con ampi pascoli si apre a Nord ai piedi del Monte Tibert 2647m. La salita riprende ripida lungo lo scosceso versante occidentale del vallone; dopo un tratto meno impegnativo si attraversa il torrente e si effettua un'ampia curva sul versante meridionale raggiungendo le Baite Parvo 1958m; si riattraversa il torrente e si affronta un altro tratto molto ripido risalendo un vallone con lunghi rettilinei e pendenze costantemente dure. L'ambiente di vera alta montagna risulta grandioso e selvaggio, con imponenti cime rocciose e guglie di tipo dolomitico che si ergono aspre. Dopo aver aggirato la testata della valle si raggiunge con tracciato tortuoso la fattoria del Gias Fauniera 2191m; dopo un breve falsopiano si affronta un tornante e la salita prosegue molto dura fino al rifugio Fauniera (ex rifugio Trofarello)2300m, dopo il quale si procede per breve tratto in moderata ascesa; ancora in dura salita si affronta un tornante ai piedi della Rocca Negra 2496m e si procede in costa fino al bivio 2355m per il vicinissimo Colle d'Esischie 2370 che da sulla valle Maira. Ormai in vista del valico si procede alla base della Rocca Ciarmetta 2553m e si raggiunge il crinale con il Vallone di Marmora al Colle del Vallonetto 2447m, che consente una visione del vallone citato. Si affronta un altro tratto duro tagliando una strapiombante parete rocciosa e si raggiunge il solitario passo, aperto tra due piccole cime; sulla cima occidentale sorge una cappella.

Discesa

Per il percorso di andata, dove con 100m di dislivello aggiuntivi si può salire al Colletto di Campomolino, oppure in traversata per Demonte in valle Stura, o per la val Maira.

Il Colletto di Campomolino

 

Foto 2022
Traccia GPX

 


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