Monte Pelato 2741m

Il Monte Pelato è l'estremo rilievo della dorsale che, staccandosi dallo spartiacque Chisone- Germanasca all'altezza della Punta Prà Crò, si protende brevemente verso Nord-Ovest esponendosi al centro della valle con estesi ed uniformi pendii. Data l'esposizione sovente permangono buone condizioni fino a primavera inoltrata.

Monte Pelato

 

  • Accesso: Val Chisone, bivio val Troncea, Pattemouche
  • Partenza: Pattemouche 1580m
  • Dislivello: 1160m
  • Difficoltà: BS
  • Tempo di salita: h.4,50
  • Periodo consigliato: Dicembre-Aprile
  • Esposizione: Nord-Ovest
  • Cartografia: IGC 1:50.000 Valli di Susa, Chisone e Germanasca n. 1; Fraternali editore 1:25.000 Alta Valle Susa, Alta Val Chisone n° 2
  • Bibliografia: E. Quero, Valli Pinerolesi - Scialpinismo - 70 itinerari tra Pellice, Germanasca e Chisone, Ed. CDA, Torino 1993, Itinerario n° 50; E. Quero Rivista della Montagna n° 37, itinerario n°6, Ed. CDA, Torino 1979
    • Punti di appoggio:
      • B & B Il Gatto Matto fraz. Rivet - 10060 Pragelato (Val Chisone) Tel 348 3635123 - Fax 0122/78959
    • Note:
      Necessita innevamento sicuro dal fondovalle

Itinerario

Da Pattemouche, seguendo la strada di fondovalle, utilizzata in inverno come pista di fondo, attraversare il ponte sul Chisone, localmente detto "das itreit" ossia "degli stretti". Dopo aver percorso un primo tratto di valle, per l'appunto stretto, si giunge nel pianoro di Laval, si oltrepassa il rio Arcane e si tocca il pianoro di "La Tuccia". A quota 1772m si tocca il bivio per Troncea, si supera il rio Restas (o rio Courba), ci si accosta maggiormente al Chisone e si giunge rapidamente al pianoro situato alla confluenza nel Chisone stesso del rio delle Michele. Al termine del piano dove il rio delle Michele confluisce nel Chisone, subito dopo la sorgente Lendiniere si sale nel canale che discende dalla faccia Nord-Ovest del Pelato stesso. Dopo un breve tratto, se ne esce sulla sinistra e per una zona con poca vegetazione che poco dopo a sua volta s'incurva verso sinistra si giunge a 2080m circa in una ristretta zona con canali e pendii inagibili. Continuando nel lariceto a sinistra di questa zona si guadagna al limite arboreo, un piccolo dosso da cui in breve, per una corta rampa, peraltro evitabile sulla sinistra, si raggiunge l'ampio ed uniforme pendio superiore. Di qui, per terreno variamente ondulato, più facile si arriva alla cima senza incontrare altri ostacoli.

Sulla cresta

Discesa

Lungo l'itinerario di salita.

Foto 2013
Traccia GPX

 


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