Ailefroide Orientale 3848 m

L'Ailefroide Orientale è la più semplice delle quattro cime che compongono il massiccio dell'Ailefroide. Non vi sono difficoltà tecniche se la neve è in condizioni, ma l'itinerario non è sempre evidente, specialmente in caso di cattivo tempo o di una discesa notturna.

  • Accesso: Monginevro, Briancon, Vallouise, Ailefroide
  • Partenza: Ailefroide 1784m
  • Dislivello: 2240m (1100m+1140m)
  • Difficoltà: PD
  • Tempo di salita: 3h30'+4h30'
  • Periodo consigliato: Giugno-Settembre
  • Segnavia:
  • Cartografia: IGN editore 1:25.000 Massif des Écrins, Mejie, Pelvoux; n° 241; IGN editore 1:50.000 Écrins; A6
  • Bibliografia: " Ch. Girard, Au delà de la Randonnèe, Massif des Écrins, Imprimerie des Escartons 1992, Briancon, itinerario n°27; " G. Rebuffat, Le Massif des Écrins, Les 100 plus belles courses et randonnèes, Ed. Denoël 1974 Paris, itinerario n°17
  • Punti Appoggio: Refuge du Selè 2511m
  • Note : Scendere obbligatoriamente di giorno
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    Itinerario

    Primo giorno

    Dal parcheggio vicino al camping 1510m, risalire la valle del Sélé passando dal sentiero che segue la riva sinistra del torrente di Celse Nière. Dopo una lunga salita in falsopiano, il sentiero risale ripidi tornanti fino al bivio con il sentiero del rifugio del Pelvoux 1993m. Proseguire sempre dritto tramite grandi traversate che portano ai piedi di una falesia molto ripida. Un largo sentiero permette di afferrare dei cavi che risalgono questa faccia prima sulla destra poi attraversando sulla sinistra. All’uscita della falesia, risalire il buon sentiero che gira decisamente sulla destra per arrivare alla cima del promontorio roccioso dove si trova il nuovo refuge du Selè 2610m.

    Secondo giorno

    Dal rifugio seguire l'esposta traccia per il vecchio rifugio (ora bivacco invernale) quindi rimontare il ripido ghiaione fin sotto la balza rocciosa solcata dal torrente. Risalirla sulla destra accedendo al bacino superiore. Traversare a sinistra verso lo sperone Sus, Sud-Ovest dell'Ailefroide molto evidente. Accedere alla cengia articolata e non facile da trovare (ometti). Aggirare lo sperone per cenge (max III°) ritrovandosi sui nevai o pietraie del versante Sud-Ovest. Risalire in direzione dell'evidente nevaio a banana che conduce in cresta quindi sulla vetta.

    Discesa

    Lungo l'itinerario di salita,

     

    Foto 1992