Valle Varaita

La valle Varaita bagnata dal torrente omonimo, sbocca nel saluzzese nei pressi di Costigliole ed è costituita da un solco assai ampio con uno spazioso e pianeggiante fondovalle tra dolci versanti. È lunga circa 38 km partendo da Costigliole fino al bacino di Casteldelfino, dove si sdoppia: a sin., S-O, il ramo di Bellino, selvaggio e poco frequentato, ha i suoi punti culminanti nel Mongioia 3340 m, nel Monte Salza 3326 m, nella Testa di Malacosta 3216 m IGN; a ds., N-O, il ramo di Chianale, dominato alla testata dal caratteristico e roccioso Roc della Niera 3177 m, seguito verso N-E dalla Rocca Bianca 3064 m. Su tutti si erge però il Monviso 3841 m, signore incontrastato delle Alpi Occidentali al di qua del Gran Paradiso. Nella parte bassa è ricca di vigneti e frutteti, a cui si sostituiscono più avanti boschi di castagni, frassini, querce e nella parte superiore abetaie e lariceti. Celebre è il bosco dell'Alevé che si estende fra i 1500 e i 2500 m di quota, nei territori dei comuni di Pontechianale, Casteldelfino e, in piccola parte, Sampeyre. Con una superficie di 817 ettari, dei quali 696 in purezza, rappresenta la più estesa foresta di Pino Cembro italiana. La Valle di Chianale offre dei facili passaggi nella vicina valle francese dell'Ubaye attraverso i colli Longet, San Veran e Agnello e verso la Valle del Guil con il Passo di Vallanta 2811 m. Nella Valle di Bellino il solo Colle dell'Autaret presenta un comodo punto di valico sempre verso la Valle dell'Ubaye. Le due valli, di Bellino e Chianale, sono separate da una dorsale che si stacca dal Mongioia verso E e scende con andamento generale E-S-E, terminando sopra Casteldelfino con l'ultimo rilievo della Guglietta 1977 m. La media e l'alta Valle Varaita sono di grande interesse turistico per la bellezza dei paesaggi e la grande varietà di escursioni e di ascensioni estive ed invernali effettuabili principalmente dai centri di Pontechianale e S. Anna di Bellino. Vallone Vallanta e Guglia delle Forciolline


Punta Dante


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