Gemello Nord di Valrossa 2779m

La testata del vallone di Rio Freddo, chiusa da cime prevalentemente rocciose, non si presta ad uno scialpinismo facile, ma la bellezza del territorio, in particolare quando la neve ricopre gli estesi accumuli di detriti e le morene, invita alla ricerca di angoli reconditi, quindi cime modeste e dimenticate come il Gemello Nord di Valrossa, situato sullo spartiacque Stura-Gesso tra il colle Sud di Valrossa e il vicino Gemello Sud. L'itinerario si svolge inizialmente alla base del grandioso versante Nord della Testa Malinvern, che domina l'ambiente circostante, poi su pendii ampi e tranquilli dirimpetto ai valloni che solcano la sinistra orografica del lungo vallone di Rio Freddo.

Itinerario Gemello Nord di Valrossa

  • Accesso: Cuneo, Valle Stura, Vinadio, SP colle Lombarda, Pratolungo, Puà, diga ENEL vallone Riofreddo
  • Partenza: diga ENEL vallone Riofreddo 1149m
  • Dislivello: 709m + 940m
  • Difficoltà: BS
  • Tempo di salita: h.2,30 + h.3,00
  • Periodo consigliato: Marzo-Maggio
  • Esposizione: Nord-Ovest
  • Cartografia: IGC 1:50.000 Valli Maira-Grana-Stura n.7
  • Bibliografia
  • Punti di appoggio: Rifugio Malinvern-Città di Ceva; Tel: 0171 959605 - Cell: 347 2725194
  • Note: Necessita innevamento sicuro su tutto il percorso e ramponi per la cima.

Itinerario

 

Dalla base del bacino ENEL 1130m si segue il tracciato della strada, che con 2 tornanti passa a monte del lago artificiale, poi, in lenta salita percorre il lungo versante destro del vallone, esposto a tratti (gorge laterali) alla caduta di valanghe, giungendo alla malga agrituristica di Rio Freddo 1500m (parcheggio estivo). Si prosegue sempre lungo la stradina di fondovalle che s'inoltra nell'abetaia. All'uscita del bosco si arriva su terreno pianeggiante in vista dei diroccati Gias La Grotta 1701m, alla confluenza del Rio della Paur. Qui un esile ponticello porta sulla destra orografica ed agli itinerari per la Rocca la Paur e la Testa delle Novelle. Continuando lungo la stradina, e mantenendosi sul lato destro, con salita più accentuata, si giunge infine sul poggio alberato al centro del vallone su cui sorge il Rifugio Malinvern-Città di Ceva.

Dal ripiano pochi metri sotto il rifugio, si sale verso Sud, Sud-Ovest, uscendo dal lariceto presso l'ormai scomparso Gias Sagnassa 1924m. Da questo punto si piega leggermente a sinistra verso un valloncello con qualche larice che porta all'insellatura 1995m sulla destra del grande dosso a pini cembri 2023m che pare chiudere la testata del vallone di Rio Freddo. Oltre la depressione si attraversa il pianoro ai piedi dell'imponente sperone Nord della Testa Malinvern (alto più di 800m), poi lasciato a destra un ripido canale svasato si supera una ripida rampa sulla destra della bastionata rocciosa del lago Malinvern (valanghe) sbucando sulla sponda sinistra del lago 2122m. Si costeggia il lago sulla sinistra, poi oltrepassato un ripiano si percorre verso Est, Nord-Est un vallone poco inclinato che flette a sinistra e si porta sull'ampio terrazzo che sovrasta di pochi metri i laghi soprani Malinvern o Paur. 2371m. Qui si abbandona il vallone principale e girando a destra , si raggiunge un valloncello laterale che con percorso ondulato verso Sud-Est raggiunge il colle Sud di Valrossa 2660m, dove normalmente si lasciano gli sci. Dal colle, tenendosi sulla destra del crinale Gesso-Stura, si risale sulla destra il ripido pendio triangolare (ramponi utili) fino alla vetta.

Costeggiando il lago Malinvern

Discesa

Lungo l'itinerario di salita sino ai laghi soprano Malinvern 2371m. Di qui si percorre verso Ovest, Sud-Ovest il terrazzo inclinato che sovrasta da Nord il lago Malinvern e si raggiunge a 2175m il margine settentrionale della conca lacustre, in un punto in vista del rifugio Malinvern da cui si domina il profondo vallone di Rio Freddo. Perdendo quota lungo il ripido pendio del lato destro, si passa sotto alcune barre rocciose e si tocca il fondo del vallone poco a monte del poggio del rifugio (qui una passerella porta sul lato sinistro e permette di raggiungerlo in breve). Se si torna a valle, proseguire fino a quota 1735m dove se il torrente non è coperto dalla neve, 2 vicine passerelle permettono di passare sulla sinistra orografica e di riprendere l'itinerario di salita.

Foto 2008
Traccia GPX

 

 

 


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